Brescia – 1000 Miglia –

Brescia.

periodo di svolgimento: Maggio    buttons_015

Dalla sua nascita fino al 1957, la Mille Miglia non solo fu una corsa su strada, ma un laboratorio in cui le Case Automobilistiche sperimentarono importanti e numerose innovazioni tecnologiche. Come e prima dell’attuale Formula 1, rappresentò il banco di prova dove competere in ricerca e sviluppo di tecnologie all’avanguardia. Musa di innovazione tecnologica, fu un’officina di idee. La fame di vittorie stimolava l’immaginazione degli ingegneri, spingendoli a creare motori ogni anno più prestanti ed efficienti. I telai delle vetture cambiavano e miglioravano. Lo studio, la ricerca e la scoperta di nuovi materiali alleggerivano aereodinamiche livree scolpite su automobili sfreccianti sempre più veloci, fino alla vittoria. Alcune tecnologie che presupponiamo imprescindibili dotazioni di serie per le automobili moderne furono inventate ed utilizzate per la prima volta sulle macchine che parteciparono alle Mille Miglia, come il tergicristallo o l’introduzione dell’iniezione di carburante. Un antico motto sosteneva che nelle vene dei bresciani scorra benzina al posto del sangue. L’innata passione per le corse prese vita in città già sul finire del diciannovesimo secolo: dal 1895 al 1898 in Italia furono disputate solo tre competizioni motoristiche, ma nel 1899 le gare furono ben venti. La prima apparizione di un veicolo da corsa sul territorio bresciano avvenne il 14 marzo 1899, nel corso della Verona-Brescia-Mantova-Verona: a vincere, a bordo di un triciclo Prinetti e Stucchi, fu tal Ettore Bugatti… I bresciani, pur se coinvolti nell’organizzazione veronese, vollero una gara tutta loro. Decisero quindi di organizzarne immediatamente due, che si svolsero la prima il 10 settembre e la seconda il giorno seguente. La domenica fu disputata sulla circonvallazione cittadina di 6 km – oltre ad una gara motociclistica – la Corsa Automobilistica di Velocità Brescia; il lunedì prese il via la Brescia-Mantova-Verona-Bs, con percorso di 223 km. La vocazione motoristica è testimoniata anche dalle sei aziende costruttrici di automobili che sorsero a Brescia nei primi anni del Ventesimo secolo. Nel 1904 fu approntato il Circuito di Brescia, sulle strade che collegano il percorso Bs-Cr-Mn-Bs, per un totale di 185 Km da ripetere due volte. La prima gara fu disputata il 5 settembre 1904 in occasione della Settimana di Brescia. L’anno successivo la “settimana” fu replicata ed il 9 settembre 1905 sul Circuito di Bs fu disputata la prima Coppa Florio. Fin dopo la Prima Guerra Mondiale non furono indette a Brescia altre competizioni, ma la ripresa avvenne alla grande. Grazie al bresciano d’adozione Arturo Mercanti la città ottenne di organizzare il Gran Premio d’Italia, che fu inserito in un’ampia serie di manifestazioni indette sotto il nome diCircuito Internazionale Automobilistico-Aereo, nel 1921. Oltre al “Chilometro Lanciato”, e ad altre gare per le categorie minori, la maggiore attenzione era ovviamente centrata sul nuovo Circuito di Brescia, detto anche Circuito della Fascia d’Oro, nome della località dove venne dato il via, il 4 settembre, al Gran Premio d’Italia.

 

 

 

 

 

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