La cittadina si sviluppa sulla costa della Riviera ligure di levante nel Tigullio, ma anche nell’immediato entroterra. Geograficamente a dividere la città dalla vicina Chiavari è il torrente Entella, sfociante in mare proprio al confine dei due comuni rivieraschi. L’abitato forma oramai un unico agglomerato con Chiavari, che si estende alla destra del torrente, lungo il quale corre il confine amministrativo tra i due Comuni. Santa Giulia, Barassi e Soriana sono nell’interno, sul versante collinare che sontuosamente digrada verso la fascia costiera. Dista a soli 37 Km da Genova in direzione La Spezia-Livorno, rappresentando una delle più significative località del Golfo del Tigullio. Il binomio costa-entroterra, con i suggestivi itinerari che si spingono dal mare alle verdi colline, è un’importante prerogativa dell’offerta turistica complessiva di Lavagna.
Antico borgo costiero, terra dei conti Fieschi cinta da splendide colline coperte di ulivi, Lavagna è una piacevole località balneare della Liguria, ricca di baie, anfratti e spiagge accarezzate da un clima mite.
Nel centro storico si possono visitare l’ Antica Torre Medievale recentemente restaurata, la Chiesa di Santo Stefano che conserva la Crocifissione di Domenico Piola e il seicentesco Palazzo Franzone.
Nell’incantevole Parco Tigullio si trovano impianti sportivi per adulti e bambini.
Il 14 agosto Lavagna si anima di danze e musiche rievocando la Torta dei Fieschi, la leggenda secondo la quale Opizzo Fieschi il giorno delle sue nozze donò una torta gigante al paese. La tradizionale torta viene offerta solo a chi, munito di biglietto, trova l’anima gemella, che possiede il biglietto abbinato.
COSA VEDERE A LAVAGNA:
La Basilica di Santo Stefano di Lavagna nel cui sito dove sorge esisteva una torre che segnalava ai naviganti l’ingresso al golfo. Vicino a questa torre fu costruita la prima chiesa a tre navate, orientata a ponente con un campanile a levante: tracce di questa costruzione sono visibili negli archi e pilastri che formavano il coro e che sono ancora presenti nella canonica. Si pensa che la Chiesa esistesse già nel 568, ma mancano notizie documentate. Agostino Busco (che scrive nel 1637) riteneva fosse sorta nel V sec. Le prime notizie certe sono del 994: in un lodo del marchese Oberto di Lavagna troviamo la testimonianza che la Chiesa esisteva ed era già una chiesa plebana; ciò risulta chiaramente documentato nella seconda sala del Museo storico e archeologico di Cicagna, in Val Fontanabuona: la pieve di Lavagna fu tra i capisaldi della cristianizzazione del levante ligure e fu inoltre matrice delle numerose cappelle situate nell’entroterra del Tigullio.

La Torre del Borgo E’ stata per secoli la costruzione forse più importante del borgo, proprio per la sua altezza, superiore a tutte le case circostanti. E’ l’unica testimonianza di una realtà urbanistica ormai lontana, quando le case si addossavano le une alle altre, creando un fronte compatto all’esterno, verso la strada, ma racchiudendo all’interno quello spazio libero e verde che mantenevano sicura ed intima la vita cittadina. La Torre è stata costruita con i materiali più disparati: pezzi di pietra di tutti i tipi e dimensioni, mattoni interi e rotti, sottili lastre d’ardesia, cocci. Con i pezzi di pietra più grossi o allungati sono stati costruiti gli angoli, mentre tutto il resto è stato utilizzato per comporre le pareti. La Torre ha quattro piani per tredici metri d’altezza; alla base il lato più lungo è sei metri. Al piano terra si trova un solido soffitto a volte a botte. I soffitti del primo e terzo piano hanno una volta a botte, mentre il secondo piano ha una volta a schifo per equilibrare meglio i carichi. Piccole botti e piccolissime crociere ornano le scale ricavate entro lo spazio esiguo di un metro e ottanta.
La Chiesa Nostra Signora del Ponte La traccia storica più rilevante di questo importante santuario è il suo riferimento all’antico ponte dei Fieschi, chiamato Ponte della Maddalena e costruito nel 1210 al posto di un ponte di legno precedente. Essi fecero costruire anche una cappella all inizio del ponte (ad est) e vi collocarono un immagine della Madonna che aveva funzione protettiva per chi attraversava il ponte. La cappella fu rifatta, ampliata, nel 1492 e il pavese Lorenzo Fasolo all inizio del secolo XVI la ornò in facciata di un delicato affresco che rappresenta la Madonna della Misericordia che, col suo manto, protegge uomini, donne e confratelli dall ira di Dio che li punisce, con la peste, per i loro peccati. Il dipinto principale, detto la Madonna del Ponte, posto sull altare maggiore, si è rivelato, dopo un lungo restauro, una preziosa tavola, quasi sicuramente opera giovanile del senese Piero Lorenzetti, portata in Liguria probabilmente dal cardinale Luca Fieschi. L interno attuale della chiesa è a tre navate, riccamente decorate: conserva un crocifisso del Maragliano, un altro di scuola toscana del Cinquecento e un affresco del Fassolo ( Strage degli innocenti ). La festa annuale ricade alla prima domenica dopo l’otto settembre ed è molto scenografica.