Zoagli

La tranquillità abita nelle creuze, piccole stradine che corrono tra i parchi delle ville e tra le “fasce” coltivate a ulivi. I mille scorci d’orizzonte offrono allo sguardo lo spettacolo del Tigullio. Tra i fiori dei giardini, i cipressi e le palme dei parchi aleggia il respiro del mare, che qui sembra più presente, più vicino che altrove. Il suo dialogo con le rocce dei piccoli promontori e delle calette è il rumore di fondo di una vacanza tranquilla ma ricca di grandi e piccole emozioni.

Dal centro del paese partono due strade pedonali, una verso est e l’altra verso ovest, che salgono alle colline per incontrare da un lato San Pietro di Rovereto, dall’altro San Pantaleo e Sant’Ambrogio. Sono i resti della via Antica Romana, che attraversava tutta la costa ligure e della quale emergono qua e là dei tratti estremamente suggestivi. Le creuze si arrampicano sul crinale, quasi una ragnatela nel verde delle colline, per raggiungere borghi e poderi.

Molti sentieri sono ancora transitabili e percorrerli offre alla vista un panorama che brilla di quel verde cangiante e raffinato, fatto di mille gradazioni e accostamenti che soltanto certi angoli della Riviera Ligure sanno dare.

Zoagli fu abitata già  dal IV secolo a.C. da antiche popolazioni liguri che vivevano di pastorizia e abitavano in strutture di pietra, legno e fogliami all’interno di spazi pianeggianti posti su crinali, delimitati da mura in pietra, chiamati “castellari”.

In Zoagli si identificano ancora due siti: il Castellaro, una zona vicina alla chiesa di S.Pantaleo dove sono stati rinvenuti alcuni reperti ceramici dell’epoca, ed il monte Castello. Il territorio dell’attuale Comune di Zoagli fu, da allora, sempre abitato : nel periodo romano, nel II secolo a.C. fu costruita la Via Aemilia Scaura ( continuazione della Via Aurelia) che attraversava il territorio da est ad ovest. Lungo questo tracciato erano presenti due statio romane; la prima era situata accanto all’attuale chiesa di S. Pantaleo (costruita, poi, nel 1200. Inizialmente presentava un portico laterale per la sosta di pellegrini e viandanti ) .Un altro insediamento romano, un castrum, si trovava invece a S.Pietro nelle vicinanze del’attuale chiesa, dove si conserva un’urna cineraria trovata nel sito, appartenuta ad un tesserario romano. Nella Tavola Peutingeriana, dell’epoca romana, Zoagli viene chiamata ” ad solaria”, ossia posto soleggiato. Zoagli, figlia della ricostruzione postbellica ha perso, in parte, il carattere di antico borgo marinaresco mantenendo però una forte identità legata al mare e alla terra, con paesaggi di rara bellezza e con il piacere di donare al visitatore un’accoglienza raffinata e riservata in un ambiente curato e arricchito da nuove opere pubbliche che ne hanno reso più fruibile il territorio.

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