Manarola nelle Cinque Terre.
Periodo di svolgimento: Dicembre 
A Manarola ogni anno costruiscono il più grande Presepe nel Mondo! Inaugurazione avviene il 8 Dicembre, anche quest’anno questa splendida opera sarà aperta dal 8 Dicembre fino ai ultimi giorni di gennaio oppure primi di febbraio, la data precisa è ancora da stabilire. Non mancate! Chi l’ha visto è rimasto estasiato dalla sua bellezza. Viene allestito sulle colline di Manarola, il Presepe è fatto solo di luce che appare al calar della sera, quando si accendono le figure luminose a grandezza naturale, che lo compongono. Da lontano la vista è di grande suggestione: oggi sono circa trecento le sagome dei personaggi, fra i quali non mancano contadini, pastori e, come si conviene a un presepe nel cuore delle Cinque Terre, pescatori e pesci. Le statue di luce (7.000 lampadine colorate e 7 km di cavo elettrico) si inerpicano lungo il pendio fino alla Capanna posta sulla sommità, dove brilla la cometa. Lo straordinario scenario si deve alla creatività di un ferroviere in pensione: Mario Andreoli che da trent’anni si dedica a questa paziente e laboriosa costruzione. Superando ogni difficoltà fa trovare ogni Natale allestita questa sua opera, realizzata interamente con le sue mani e solo con materiale di recupero (vecchie taniche, piatti di plastica, pezzi di legno e di plastica). Lo scorso anno oltre diecimila persone hanno ammirato l’opera, giungendo da tutta Italia, Europa, Cina e Stati Uniti. Manarola è un affresco dai colori solari, un paradiso di vitigni ed ulivi, un antico borgo dai colori salini nel quale le case sembrano nascere dalla scogliera della lunga e stretta marina. Le prime testimonianze storiche su questo borgo appartengono alla seconda metà del Duecento e sono legate alle vicende del dominio della famiglia dei Fieschi di Lavagna. Questi ultimi, da tempo in lotta con la repubblica di Genova, furono battuti nel 1273 quando la Superba inviò una flotta di 14 galee per contrastare il ribelle Niccolò Fieschi, signore del borgo. Sotto Genova, il paese conobbe un progressivo sviluppo, diventando uno dei maggiori produttori di derrate, soprattutto di vino ed olio, e proprio a questa vocazione agricola Manarola deve l’origine del suo nome, che gli storici sostengono derivare da un Manaraea dialettale, precedente all’attuale Manaaea, risalente ad un antico magna Roea, cioè magna rota, grande ruota da mulino ad acqua. Nella parte bass
a del paese infatti si può ancora ammirare il vecchio mulino o frantoio, restaurato dal Parco Nazionale. In piazza Papa Innocenzo IV, si possono visitare: La chiesa di San Lorenzo, in stile gotico-ligure edificata nel 1338, costituita da tre navate, con un interno barocco dalla volta a botte; il Campanile Bianco a pianta quadrata, antica torre di avvistamento e difesa, eretto nel XIV secolo; il quattrocentesco Oratorio dei Disciplinati della Santissima Annunziata e l’antico Ospedale di san Rocco.