Ivrea (TO) Lo Storico Carnevale di Ivrea

Ivrea (TO).

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Lo Storico Carnevale di Ivrea è un evento unico, riconosciuto come manifestazione italiana di rilevanza internazionale, un “sogno” che si manifesta ogni anno portando nelle vie e nelle piazze della città di Ivrea storia, tradizione, spettacolo, emozioni e grandi ideali. Un evento in cui storia e leggenda si intrecciano per dar vita ad uno spettacolo che travalica e fonde i secoli, in cui i protagonisti assoluti sono la Vezzosa Mugnaia, eroina della festa, simbolo risorgimentale di libertà, il Generale con il suo Stato Maggiore Napoleonico, il Sostituto Gran Cancelliere, il Podestà garante della libertà cittadina, il Corteo con le bandiere dei rioni rappresentati dagli Abbà ed i Pifferi e Tamburi. A riempire di colori e profumi la città, vi è poi la famosa e spettacolare Battaglia delle Arance, momento di grande coinvolgimento e forte emozione, rievocazione della ribellione popolare alla tirannia. In segno di partecipazione alla festa tutti i cittadini ed i visitatori, a partire dal giovedì grasso, scendono in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione alla libertà, come fu per i protagonisti della Rivoluzione Francese. Istitutito nel 1808, lo Storico Carnevale di Ivrea ha mantenuto un forte legame con il Medioevo, epoca in cui questa festa nasce: ne sono un esempio i carri allegorici e le cerimonie che vengono portate avanti durante questi giorni di festa, fortemente attaccate alla tradizione e ricche di evocazioni storiche. Cerimonia folcloristica per eccellenza, che richiama turisti da ogni parte per assistere allo spettacolo, è la così detta Battaglia delle arance, ormai simbolo chiave del Carnevale di Ivrea. Le origini di questa battaglia sono incerte, si sa sicuramente che nel dopoguerra sono cambiate le modalità – tuttora in voga – con le squadre di arancieri che si sfidano lanciandosi le arance dai carri e dalle vie principali della città. Ma il Carnevale di Ivrea non è solo la battaglia delle arance: la manifestazione è caratterizzata da un complesso programma di attività che partono dal giorno dell’Epifania, con l’uscita dei Pifferi e Tamburi, il corteo nel centro storico cittadino che apre ufficialmente il Carnevale.  Altre cerimonie proseguono le domeniche che precedono la festa, oltre al giovedì grasso e al sabato grasso, giorno in cui viene presentata al pubblico “La Mugnaia“, l’eroina-mascotte della festa, che sfilerà su di un carro dorato nei tre giorni della manifestazione elargendo mimose e caramelle al pubblico. La famosa Alzata degli Abbà, giovani scapestrati organizzatori di feste; segue poi la Prise du Drapeu, la consegna della bandiera e le Fagiolate benefiche. La fagiolata, organizzata dai quartieri periferici, verrà riproposta la domenica; lo stesso giorno vengono presentati i famosi carretti da getto, dai quali si svolgerà la battaglia delle arance. La festa continua il, “Giovedì grasso” e soprattutto il, Sabato grasso: in questa occasione, sul balcone del Palazzo di Città viene presentata alla folla la Vezzosa Mugnaia, mascotte del Carnevale, simbolo della libertà del popolo conquistata contro il tiranno. Da questo momento, fino al giorno dopo del Carnevale, sarà un susseguirsi di cortei, banchetti, attività, c’è la Preda in Dora, rito – svolto dal Podestà – del lancio di un sasso nel fiume della città, proclamando l’impegno cittadino ad opporsi alla tirannia. Inizia anche la Battaglia delle arance, storica sfida tra squadre di arancieri – sui carri e in strada – metafora della lotta tra popolo e nobili. La battaglia dura tre giorni e si conclude la sera di Carnevale, con la premiazione delle squadre più valorose e con l’Abbruciamento degli Scarli, alti pali di legno che vengono bruciati nella piazza della città. Il giorno dopo il Carnevale si chiude con con la tradizionale Distribuzione di polenta e merluzzo, gestita dal Comitato delle Croazia.

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